Azotemia Alta cosa fare? Cibi da evitare, cause, sintomi, dieta, valori normali

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Quando si parla di azotemia si fa riferimento alla concentrazione ematica di urea che è un prodotto di scarto da parte del fegato del metabolismo delle proteine. L’urea dal fegato passa al sangue e attraverso il circolo raggiunge il rene dove viene filtrata e poi espulsa con le urine. 

Questa sostanza deriva dalla trasformazione dell’ammoniaca che è un prodotto che si forma dalla degradazione degli amminoacidi che costituiscono le proteine. La valutazione dell’azotemia è importante per controllare la funzionalità del rene in quanto si ha iperazotemia per alterazioni renali dovute a varie cause ed ipoazotemia per scarso apporto di nutrienti proteici e carboidrati o per insufficienza epatica.

Cos’è l’azotemia?

L’azotemia dal greco “azotom-azoto” e “haima-sangue” è un indice della concentrazione ematica di azoto non proteico che è il prodotto di scarto del metabolismo delle proteine. Le proteine ingerire con la dieta vengono in parte metabolizzate dall’organismo per costruire nuove proteine ed in parte distrutte.

L’azoto che si libera dalle proteine distrutte si riversa nel sangue e poi sotto forma di urea e di altri composti raggiunge il rene e viene eliminato con le urine. Esistono vari tipi di azotemia in base alla parte del rene interessata. 

L’azotemia pre-renale è un eccesso di azoto nel sangue determinato da un ridotto apporto di sangue ai reni e può essere causa di un’insufficienza renale acuta. L’azotemia intra-renale è un eccesso di azoto nella concentrazione ematica dovuto ad un malfunzionamento del rene che non riesce ad eliminarlo con le urine. L’azotemia post-renale consiste invece in un eccesso di azoto la cui causa è una ostruzione renale come per esempio un calcolo che impedisce l’eliminazione dell’urina. 

Valori normali azotemia 

L’esame dell’azotemia è di routine nelle analisi del sangue perché rappresenta l’indice della funzionalità renale.

Nell’adulto in condizioni normali e con una dieta ben equilibrata i valori sono da considerarsi normali quando sono compresi tra 15 mg/dl e 50 mg/dl con minime variazioni che dipendono dal sesso e dall’età.

Il dosaggio dell’azotemia viene fatto su un campione di sangue venoso. Per un esame corretto è necessario un digiuno di almeno 8 ore ed è inoltre importante non praticare attività fisica intensa nei due giorni precedenti perché i risultati potrebbero essere alterati. 

Generalmente il test viene richiesto come un normale controllo di routine ma diventa indispensabile quando il medico viene a conoscenza di sintomi che facciano sospettare un aumento della concentrazione ematica dell’azoto. 

Azotemia alta: cosa vuol dire e cosa comporta?

Si parla di azotemia alta quando i valori della concentrazione ematica di azoto superano quelli compresi tra i 15 mg/dl ed i 50 mg/dl. Valori alti di azotemia indicano un malfunzionamento dei reni che non riescono ad eliminare correttamente l’azoto non proteico.

Si crea dunque un rapporto inversamente proporzionale secondo cui maggiore è l’azotemia minore è il funzionamento renale. Se l’azotemia alta viene trascurata e non curata in maniera adeguata si possono avere delle conseguenze anche serie per la salute. Naturalmente per poter trattare l’iperazotemia è opportuno che il medico prescriva degli esami più specifici per individuare le cause scatenanti e stabilire una terapia appropriata. 

Azotemia e creatinina alta 

L’azotemia è l’esame più comune per valutare la presenza di azoto non proteico nel sangue. Può essere influenzata da una dieta iperproteica o da una scarsa idratazione che potrebbero determinarne l’aumento indipendentemente dalla funzionalità renale. 

La creatinina è un prodotto di degradazione della creatina che è una sostanza indispensabile per i muscoli e la loro contrazione. Quando i suoi valori superano quelli normali che sono compresi tra i 95 ml/min ed i 140 ml/min si parla di ipercreatininemia.

Il dosaggio della creatinina viene utilizzato per valutare la funzione filtro del rene. Quando sia azotemia che creatinina sono alte si effettua l’esame della clearance creatinina che serve per diagnosticare in maniera definitiva l’insufficienza renale. Si tratta di un test combinato che misura i valori di creatinina sia nel sangue che nelle urine delle 24 ore.

Cause di azotemia alta 

L’azotemia alta o iperazotemia è una condizione che si verifica quando si ha una ridotta funzionalità del rene. Le cause più frequenti sono la pielonefrite, la glomerulonefrite e il rene policistico. La ridotta funzionalità può dipendere anche dalla presenza di ostacoli come i calcoli o l’ingrossamento della prostata che impedisce il deflusso dell’urina, o ancora dal ridotto afflusso di sangue al rene in seguito a traumi, emorragie o ustioni.

Altre cause di iperazotemia possono essere l’insufficienza cardiaca, le infezioni delle vie biliari, la disidratazione, la cirrosi epatica, la dieta iperproteica, la gravidanza, il digiuno oppure l’eccessiva attività fisica.

Azotemia alta negli anziani

Con l’invecchiamento una quota progressivamente maggiore di nefroni va incontro a sclerosi, un malfunzionamento dei nefroni che giustifica il lento ma progressivo calo della funzionalità renale (GFR) con il passare degli anni. Per tal motivo, un valore alto dell’azotemia nel caso dell’anziano  viene considerato e contestualizzato diversamente rispetto ad un valore alto di azotemia riscontrato in un’altra fascia d’età.

L’azotemia alta negli anziani rappresenta una condizione che si può verificare più facilmente rispetto ai soggetti giovani, proprio a causa della diminuita escrezione di urea da parte del rene per la diminuita funzionalità renale. Poiché abbiamo visto che l’azotemia indica la concentrazione ematica di urea, ecco che possiamo capire come l’aumento di concentrazione dell’urea comporta un aumento dell’azoto e quindi dell’azotemia.

In caso di patologie renali o insufficienza epatica i livelli di urea aumentano ed il soggetto anziano va incontro alla condizione di iperazotemia, responsabile di sintomi e complicanze clinicamente evidenti.

Quali sono i sintomi dell’Azotemia alta?

L’azotemia alta presenta una sintomatologia rappresentata da accumulo di liquidi, mancanza di appetito e stanchezza. In genere i sintomi dell’azotemia non sono specifici ma sono correlati alla patologia che ha determinato l’aumento della concentrazione ematica dell’azoto non proteico. 

In presenza di sintomi come il dolore osteoarticolare ed i crampi, lo stimolo frequente ad urinare, le urine scure o schiumose, la necessità di bere spesso, la sindrome delle gambe senza riposo, il prurito, il gonfiore alle mani e ai piedi, il disturbo del sonno e le alterazioni dell’appetito il medico richiederà esami più specifici ed approfonditi per poter individuare la causa effettiva che ha determinato l’innalzamento dell’azotemia in maniera tale da poter impostare una terapia adeguata. 

Azotemia alta e cistite

La cistite è un termine che indica un’infiammazione della vescica, responsabile di sintomi quali bruciore, necessità di urinare spesso (urgenza minzionale). La cistite quasi sempre è determinata da un’infezione batterica, con colonizzazione ed infezione della vescica da parte di batteri quali l’E. coli.

La cistite può complicarsi e dare origine ad un’infezione ascendente delle vie urinarie, con risalita dei batteri ed infezione del rene, condizione definita come pielonefrite. Poiché la pielonefrite, soprattutto se non trattata tempestivamente, può portare ad un calo della funzione renale fino ad insufficienza renale, ecco che i livelli di azotemia aumentano.

I pazienti con infezioni batteriche delle vie urinarie complicate vengono infatti sottoposti a numerosi esami e test di laboratorio, tra cui anche il dosaggio dell’azotemia.

Cosa fare per abbassare l’azotemia?

In caso di riscontro di un valore di azotemia elevato è necessario contattare il proprio medico curante al fine di escludere patologie renali o epatiche. In caso di riscontro di una patologia sarà necessario seguire il trattamento specifico per la condizione rilevata. Ma si tratta sempre di patologie?

La concentrazione di urea nel sangue dipende anche dall’apporto di proteine con la dieta e dal quantitativo di acqua ingerito durante il giorno, quindi dal livello di idratazione. Ecco che, al fine di abbassare l’azotemia, possiamo agire sull’alimentazione e sull’intake di liquidi.

Può rivelarsi necessario, inoltre, sospendere i farmaci che possono incrementare i livelli di azoto nel sangue.

Dieta per azotemia alta: cosa mangiare? Quali cibi evitare?

Non sempre l’azotemia alta è dovuta alla funzionalità del rene ma spesso può essere determinata da una dieta poco equilibrata e ricca di sostanze proteiche che il rene non riesce ed espellere con le urine.

In ogni caso tutti i pazienti che presentano valori elevati di azotemia devono eliminare dalla propria dieta tutti gli alimenti iperproteici come:

  • il formaggio
  • la carne rossa,
  • il cioccolato,
  • gli insaccati,
  • il pane
  • la pizza,
  • il pesce azzurro,
  • i legumi
  • le uova.

Infatti una dieta corretta ed equilibrata che consente di riportare l’azotemia ai valori normali deve essere ricca di vegetali a foglia verde, asparagi, spinaci, carciofi, bietole, cetrioli, cereali preferibilmente integrali, frutti di bosco e mele. E’ necessario bere almeno 2 litri di acqua al giorno per favorire l’eliminazione, attraverso le urine, dell’azoto in eccesso.

Articolo a cura di:
Dott. Salvatore Ruggiero

Dott. Salvatore Ruggiero

Medico laureato presso l’Università Federico II di Napoli in Medicina e Chirurgia specializzato presso lo stesso Ateneo in Idrologia Medica e Idroclimatologia. Si occupa della stesura e delle revisione scientifica dei contenuti presenti su Salut3.com .

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