L’anemia è una condizione molto frequente nella popolazione generale e può interessare sia gli uomini che le donne e presentarsi in diverse fasce d’età.
Una particolarità di questa condizione è che ne esistono diverse forme, dunque per approfondire il tema bisogna non solo inquadrare questa condizione patologica nelle sue linee generali, ma anche scendere nel dettaglio delle diverse sfaccettature che essa può avere e vedere quali sono le cause che possono portare alla sua insorgenza.
Cos’è l’anemia?
Partiamo con la definizione e vediamo cos’è l’anemia.
Per definire una persona anemica bisogna dunque valutare il livello di emoglobina nel sangue e vedere se questo è inferiore al limite basso del range di riferimento. Il calcolo dei valori fisiologici di emoglobina è stato fatto prendendo come riferimento la popolazione sana: ci sono ovviamente delle variabilità interindividuali, ma si considera che sotto questi valori indicati – differenziati appunto per uomo e donna – il paziente si trovi in una condizione patologica.
La malattia può essere una condizione temporanea, o in altri casi può anche essere una malattia cronica. Come è stato anticipato nell’introduzione, esistono diverse forme di questa patologia ed a seconda dei casi le caratteristiche sono differenti.
Sintomi dell’anemia
Per indirizzarsi verso la diagnosi è utile conoscere i sintomi dell’anemia.
<ììLa conferma della malattia comunque arriva con gli esami di laboratorio, ma è l’insieme dei segni e dei sintomi tipici che aiuta il medico a scegliere quali esami fare.ì
Cause anemia: ecco quali sono
Per comprendere come trattare la malattia e quali rimedi e/o cure mettere in atto per risolvere la situazione bisogna prima conoscere le cause dell’anemia.
In alcuni casi è sufficiente infatti rimuovere la causa per tornare a godere di perfetta salute, situazione che si verifica ad esempio nella riduzione dell’emoglobina dovuta ad una dieta alimentare povera di ferro o ad un’alimentazione povera di vitamine.
Ci sono alcune forme dovute invece ad un’alterata o ridotta produzione di globuli rossi. Nel primo caso il numero complessivo di emazie può anche essere corretto, ma esse presentano delle alterazioni che non consentono loro di trasportare la corretta quota di ossigeno, mentre nel secondo caso il numero di globuli rossi è insufficiente per soddisfare il fabbisogno di ossigeno che dovrebbe essere trasportato attraverso il sangue ad organi e tessuti.
In altri casi la riduzione del numero di emazie è dovuta ad una degradazione eccessiva dei globuli rossi, ma ci sono anche condizioni causate da emorragie che portano ad una perdita di sangue eccessiva in poco tempo o ad una perdita di sangue in bassa quantità ma continuativa nel tempo.
Tra le cause dell’anemia vanno annoverate infine altre malattie, che possono portare ad un funzionamento non fisiologico dei globuli rossi e ad una riduzione dell’emoglobina al di sotto dei valori considerati normali. Classici esempi sono l’artrite reumatoide e la leucemia.
Quali sono le forme di questa malattia?
Dopo aver visto le diverse cause che possono spiegare questa patologia, vediamo ora quali sono le forme principali di questa malattia e quali sono le caratteristiche più importanti di ciascuna di esse.
Anemia mediterranea
Una forma molto conosciuta è l’anemia mediterranea, chiamata anche beta talassemia.
In base alla gravità si possono individuare una forma major, una forma intermedia ed una forma minor: i pazienti affetti avranno sintomi diversi a seconda della gravità e nelle forme più gravi sono necessarie delle trasfusioni frequenti.
Anemia falciforme
In particolare, la forma a falce rende le emazie meno elastiche e meno adattabili al flusso sanguigno nei capillari di piccolo diametro, il che porta frequentemente a delle occlusioni. I pazienti possono avere ischemia d’organo, attacchi dolorosi alle estremità ed anche altra sintomatologia sistemica: in generale segni e sintomi variano a seconda della zona colpita dall’occlusione vasale.
Per effettuare la diagnosi di drepanocitosi si parte dal quadro clinico che può indirizzare verso questa malattia e si ottiene la certezza con l’elettroforesi dell’emoglobina.
Anemia emolitica
Il quadro patologico è molto variabile: si va da condizioni asintomatiche fino ad arrivare a dolore addominale e/o ittero nei casi di gravità maggiore. Per il trattamento si consiglia l’assunzione di corticosteroidi e di farmaci immunosoppressori, dal momento che la causa di questa malattia è un funzionamento eccessivo e non appropriato del sistema immunitario.
L’anemia emolitica autoimmune è fortunatamente una malattia poco frequente e che colpisce solo una piccola percentuale della popolazione. Va ricordato però che essa si può presentare a qualsiasi età.
Anemia megaloblastica
Il paziente affetto da questa forma presenterà allora ipertrofia midollare, perché il midollo proverà ad aumentare il numero dei globuli rossi stimolando la proliferazione, anche se la maggior parte delle cellule in maturazione non riuscirà comunque a terminare lo sviluppo.
Anemia aplastica
Ci sono anche delle forme in cui il paziente ha una riduzione selettiva dei globuli rossi, mentre il numero di piastrine e di globuli bianchi si mantiene nella norma.
Prevenzione e cura dell’anemia
Per la prevenzione si consiglia soprattutto di seguire una dieta alimentare corretta, facendo attenzione in particolare ad assumere delle quantità sufficienti di ferro e di vitamine. Esistono infatti delle forme di anemia carenziale, che sono causate proprio da una dieta alimentare non corretta e che dunque sono sia facilmente prevenibili che facilmente curabili.
Per quanto riguarda la cura dell’anemia, l’approccio è diverso a seconda delle cause. Si va dalla correzione della dieta alimentare – con eventuale assunzione di integratori – alle trasfusioni, fino ad arrivare al trapianto di midollo osseo nei casi determinati da una non corretta o da una insufficiente produzione di emazie.





